L’alternativa libera e gratuita a Microsoft Office

Da sempre si è soliti associare i programmi per scrivere testi, i fogli di calcolo elettronici e le presentazioni, ai documenti esportati dalla suite della Microsoft, Office, che dal 97 detiene la maggioranza del mercato delle suite in questo campo.
Tuttavia da molti mesi è disponibile un’alternativa gratuita a codice aperto, che raccoglie l’eredità  lasciata da StarOffice; il suo nome è Open Office.
Sviluppata da una comunità  di programmatori in tutto il mondo e appoggiata dalla SUN, questa suite Office è arrivata – al momento in cui vi scrivo – alla versione 1.1.4 contenente numerose funzionalità , che sono ogni volta estese e migliorate.
Perchè, dunque, cambiare suite ed utilizzare OpenOffice?
I vantaggi offerti da questa suite sono evidenti: innanzitutto il prezzo; come detto prima, OpenOffice è gratuito e soprattutto è possibile utilizzarlo liberamente su qualsiasi PC, senza alcun problema di licenza. Inoltre, è possibile utilizzarlo anche su altri sistemi operativi, ad iniziare da Linux, FreeBsd, etc ..
Numerose sono, poi le funzionalità  aggiunte e l’elevata compatibiltà  con formati di terze parti, ad iniziare proprio dai documenti di Office. Nonostante non sia perfetta, infatti, l’interpretazione dei *.doc o degli *.xls o *.pps, è garantita una buona compatibilità , a mio parere più che sufficiente per la maggioranza degli utenti di Office, i quali normalmente non creano documenti eccessivamente elaborati.
Vediamo ora come utilizzarlo.
Potete scaricare il pacchetto dal sito http://it.openoffice.org/varie/downloads.html , il corrispondente italiano di www.openoffice.org. La versione attuale, la 1.1.4, è grande circa 64MB, quindi consiglio il download solo a chi ha una connessione veloce. Nel caso non riuscite ad ottenere il file, spesso il programma è distribuito su riviste presenti in edicola (molte volte collegate al mondo Linux).
Una volta decompresso l’archivio, cliccate due volte sul file “setup.exe” . Inizierà  lo script di installazione, molto intuitivo. Dopo aver letto e accettato la licenza, vi verranno chiesti i vostri dati (non obbligatori) e potrete scegliere il tipo di installazione. L’installazione di tipo standard richiederà  circa 165mb liberi su disco; scegliete la cartella, cliccate su avanti e poi su Installa.
Vi verrà  chiesto se associare i documenti di Word, Excel e Powerpoint ad OpenOffice; poichè il mio consiglio è quello di dinistallare Office (per evitare di tornare ad usarlo alla minima difficoltà ), è meglio associare i documenti.
Nella maggior parte dei casi avrete già  presente il supporto di Java, per cui potete utilizzare quello esistente. Una volta cliccato su Ok, inizierà  il processo di installazione con a lato le indicazioni sul tempo rimanente.
Dopo un pò di minuti sarà  terminata l’installazione, e verrà  installata nella barra delle applicazioni il QuickStart, che vi permetterà  di avviare rapidamente il programma da voi desiderato (si può eliminare comunque in qualsiasi momento).
Iniziamo la breve panoramica sui software iniziando da OpenOffice Writer, l’alternativa a Microsoft Office Word. Al primo avvio di un qualsiasi programma della suite vi verrà  richiesta la registrazione, che potete eliminare selezionando semplicemente “Nessuna registrazione” e premendo Ok.
Per aprirlo andate su Start > Programmi > OpenOffice.org 1.1.4 > Documento di testo.
Al primo impatto già  notiamo alcune somiglianze ma soprattutto differenze rispetto al suo “rivale”.
Iniziamo a scrivere un documento, e già  capiamo che ci troviamo di fronte ad un programma molto valido. Numerose sono, infatti le operazioni per la formattazione, oltre a quelle standard, come il rientro del paragrafo, la personalizzazione dei caratteri, l’inserimento di simboli, elenchi, e tutte le funzionalità  maggiormente utilizzate. Una funzionalità  molto importante è la possibilità  di esportare i propri documenti in formato PDF tramite un comodissimo pulsante! Questo vi garantirà  una sicura portabilità  dei documenti che scriverete (ad esempio potete digitare tranquillamente ciò che volete e salvare nel formato nativo di OpenOffice, lo *.sxw, per poi esportare il tutto comodamente con il pulsante affianco a quello di stampa, e quindi rendere compatibile su quasi tutti i sistemi ciò che avete prodotto).
Passiamo ad OpenOffice Calc, il concorrente di Excel. Anche qui sono numerose le affinità  e le differenze. E’ molto interessante notare come siano tranquillamente supportati i grafici e le funzioni dei file in *.xls e soprattutto come anche qui sia possibile esportare in PDF. L’unica differenza sostanziale è nell’utilizzo di un proprio tipo di codice per la gestione delle Macro, al posto del VBA di Office (e non potrebbe essere altrimenti).
Infine uno sguardo ad OpenOffice Impress, l’alternativa a Powerpoint; anche qui sono numerose le somiglianze con il diretto “rivale”, e di certo le funzionalità  non sono poche, dall’autocomposizione delle presentazioni, al buon numero di strumenti di modifica disponibili, all’immancabile esportazione in PDF. Come sempre, anche qui è possibile aprire e modificare i *.pps e *.ppt di Office e files di altri formati.
Oltre a questi tre programmi sono disponibili anche OpenOffice Draw, un pratico strumento di creazione di disegni semplici e compressi esportabili nei vari formati grafici, OpenOffice Math per poter creare formule matematiche e la possibilità  tramite OpenOffice Writer di creare velocemente delle pagine web. Molte di queste funzionalità  sono accessibili da Start > Programmi > OpenOffice.org 1.1.4 > Da Modello , selezionando “Nuovo documento” ( con la possibilità  di creare anche biglietti da visita e “documenti master” ).
Considerazioni : E’ difficile descrivere ed elencare in questo poco spazio le elevate potenzialità  di questa suite che, insieme al costo 0, sono elementi da tenere in grande considerazione ogni volta che meditiamo l’acquisto di un’altra suite. Purtroppo ormai è diventato uso comune piratare le copie di Microsoft Office al costo del semplice CD-R, evitando di sborsare le centinaia di € di licenza per ogni singolo PC. Se ritenete di continuare questa pratica illegale rifiutando di iniziare ad utilizzare qualcosa di leggermente diverso ma molto utile, fate come volete. Se, invece, non potete “fare a meno” (ndr: in ambienti scolastici o in uffici) della sudetta licenza, prendete seriamente in considerazione l’adozione di OpenOffice al posto di quella elefantiaca della Microsoft ( consiglio una lettura del Programma DidatticOOo ).
Guardando il lato pratico, la stragrande maggioranza degli utenti Office utilizza almeno 1/4 delle funzioni della suite, quindi il passaggio ad una diversa soluzione non compromette pesantemente delle perdite o rappresenta un adattamento difficile; inoltre, OO in ogni versione aumenta la compatibilità  con i formati di terze parti, come gli obsoleti *.doc ad esempio. C’è solamente l’assenza di un corrispondente di Microsoft Publisher e Access, ma è già  siamo in un altro campo.
In conclusione, meditate prima di acquistare o aggiornare la vostra cara licenza di Microsoft Office; il mondo open-source e la SUN ci offrono una grande alternativa completamente libera e gratuita, portabile su molti sistemi operativi. Con un pò di buona volontà  il cambiamento vi sembrerà  indolore e apprezzerete da subito i vantaggi di questa suite.

Fast Autorun

E’ stato aggiornato alla versione 1.8 questo semplice e pratico software realizzato per tutti quelli che sono soliti masterizzare cd di dati. Esso, infatti, crea – in pochi e semplici passaggi – file di autorun i quali permetteranno l’esecuzione di programmi o altro direttamente all’inserimento del cd.
E’ possibile una comoda scelta del tipo di file da far avviare (eseguibili, pagine web, presentazioni realizzate con Powerpoint, o files generici) ed è anche possibile far aprire la finestra stessa del CD. Se poi volete masterizzare un cd nel formato ISO9660, il programma – attivando una opzione – farà  in modo che il file di autorun scriva il nome del file da eseguire (e quindi anche dell’ icona) nel formato standard 8.3 . Potete inoltre scegliere di far visualizzare icone provenienti da file .ico oppure icone contenute in file eseguibili e/o librerie!
Inoltre è presente l’opzione per creare il menu che appare alla pressione del tasto destro sull’icona del cd (i cosidetti menu contestuali) e si può ottenere un’anteprima grafica di ciò che verrà  visualizzato in Risorse del Computer una volta masterizzato il cd.
In questa ultima versione sono stati apportati cambiamenti più o meno rilevanti; il programma è stato ottimizzato, eliminando i bug riscontrati nella precedente versione. Inoltre la grafica è ora più funzionale, con più comandi, e la guida è stata completamente riscritta. Infine verrà  usato il visualizzatore aggiornato Powerpoint 2003, per evitare i problemi di compatibilità  sorti con la versione precedente (97).
Il visualizzatore Powerpoint 2003 è scaricabile da questo indirizzo: http://www.matsoftware.it/pub-download/powerpoint2003.zip.

Fast Autorun (10321 download )

Dattila

Con Dattila potrete testare la vostra velocità  di scrittura al computer.
Il programma è strutturato a livelli, Easy ( il più facile ) , Medium e Hard (il più difficile), secondo i quali effettuare il test.
Verranno visualizzate delle frasi in alto, che voi dovrete ricopiare il più in fretta possibile nella casella sottostante, stando attenti a non commettere errori.

Potete decidere di interrompere il test, riprenderlo in un secondo momento o ricominciare daccapo.
Il programma è adatto a tutti quelli che vogliono scoprire le proprie abilità  dattilografiche, ma anche per il semplice utente che vuole conoscere i propri livelli.

Ecco le modifiche effettuate in questa versione:
– Occultato e ingrandito l’elenco di frasi
– Ritoccato il layout delle finestre
– Creato forum di discussione sul software e cambiate modalità  di donazione all’autore
– Eliminati errori nell’assegnazione delle velocità  di scrittura sia durante la prova che nel risultato finale
– Corretto bug nella cancellazione dei record
– Corretto bug nella funzione “Ricomincia”
– Migliorata la visualizzazione del progresso di scrittura
– Velocità  finale espressa anche con i decimali
– Corretti errori nel file di aiuto
– Installer in italiano
– Altri piccoli bug corretti

Prima di installare questa versione è consigliabile disinstallare le eventuali v. precedenti.
Freeware, è per tutti i sistemi operativi Windows. E’ gradita una donazione all’autore.

Dattila (1879 download )

Msn 2 Html

Con questo programma potrete convertire le conversazioni salvate di MSN Messenger ( è stato testato con la v. 5) in pagine web molto più comode da leggere.
E’ possibile personalizzare l’aspetto della pagina, inserire delle piccole statistiche finali, e configurare il programma in modo da poter esportare le conversazioni salvate anche con versioni diverse di MSN (del tipo di lingua diversa).
Purtroppo non è possibile esportare le emoticon che vengono scritte, poichè le conversazioni stesse di MSN non le salvano nei loro files.
Il programma è freeware, interamente in italiano e per Windows 9x/ME/NT/2000/XP .

Msn 2 Html (1902 download )

La SIAE (ci) colpisce ancora

Nella continua lotta contro la pirateria, nella quale si fronteggiano produttori (case discografiche, software-house …) e gli utenti più smaliziati, ci si è sempre dibattutti sul tema caldo del giusto compenso per gli autori in rapporto al prezzo da pagare. Tecniche anti-copia, codici seriali e qualsiasi altra protezione non sono riuscite ad arginare la pirateria la quale, aiutata in buona parte dal peer to peer, si è conquistata un ‘ importante fetta di mercato a scapito dei produttori stessi. Questi ultimi, però, non hanno certo incentivato e spinto il mercato verso la “regolarizzazione”, soprattutto per quanto riguarda la politica dei prezzi, già  precedentemente argomentata. Perchè discutere ancora di un argomento già  trattato prima? La spiegazione sta tutta nel decreto legislativo sul diritto d’autore approvato e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale che entrerà  in vigore il 29 aprile. Nonostante le numerose proteste e petizioni corse soprattutto su internet, tra poco entreranno in vigore gli aumenti sui supporti vergini promosso dalla S.I.A.E. volto, secondo loro, a proteggersi dai danni derivanti dalla pirateria. In cosa consisteranno questi aumenti? Copio e incollo il riassunto tratto dal sito Af Digitale :

a)supporti audio analogici, 0,23 euro per ogni ora di registrazione;

b)supporti audio digitali dedicati, quali minidisc, CD-R audio e
CD-RW audio: 0,29 euro per ora di registrazione. Il compenso è aumentato
proporzionalmente per i supporti di durata superiore

c)supporti digitali non dedicati, idonei alla registrazione di
fonogrammi, quali CD-R dati e CD-RW dati: 0,23 euro per 650 megabyte.

d)Memorie digitali dedicate audio, fisse e trasferibili, quali flash
memory e cartucce per lettori MP3 e analoghi: 0,36 euro per 64 megabyte

e)Supporti video analogici: 0,29 euro per ciascuna ora di
registrazione;

f)Supporti video digitali dedicati, quali DVHS, DVD-R video e DVD-RW
video: 0,29 euro per ora, pari a 0,87 euro per un supporto con capacità  di
registrazione di 180 minuti. Il compenso è aumentato proporzionalmente per
i supporti di durata superiore;

g)Supporti digitali idonei alla registrazione di fonogrammi e
videogrammi, quali DVD Ram, DVD-R e DVD-RW: 0,87 euro per 4,7 GB. Il
compenso è aumentato proporzionalmente per i supporti di durata superiore;

h)Apparecchi esclusivamente destinati alla registrazione analogica o
digitale audio o video: 3 per cento dei relativi prezzi di listino al
rivenditore.

Questi compensi sono applicati alla fonte, vanno ad accrescere il valore del prodotto e quindi, per l’utente, sono quindi da intendersi al netto di IVA. Vanno quindi, ai fini dei maggiori costi per l’utente, maggiorati di un ulteriore 20%.
Incredibile vero? Prima di correre a fare scorta degli ultimi CD a basso prezzo, riflettiamo un attimo sugli effetti e sulle motivazioni di questa legge. Con questo decreto viene ribadito il diritto alla copia esclusivamente personale di contenuti audio/video di legittima proprietà , ma al tempo stesso vieta categoricamente la possibilità  di poter violare i sistemi anti-copia e le varie protezione che proprio questi contengono. Come spiegare un tale controsenso? Come poter godere di un diritto senza finire fuorilegge, verrebbe da pensare a questo punto? Inoltre, analizzando da un punto di vista più pratico, ci sono anche altri aspetti che preoccupano. Perchè tassare anche hard disk e soprattutto le memory card, le memorie flash utilizzate per le fotocamere digitali, accusate come probabile mezzo di scambio di materiale “illecito”? Chi arriverebbe a così tanto e per cosi poco poi? Ma la controversia più grande sta nella filosofia stessa del decreto, che punisce “l’intenzione” della frode, partendo dal presupposto che questi supporti vengano utilizzati esclusivamente (o quasi) per fini illegali. Un utente “disonesto” che non ha intenzione di spendere 20€ per un CD, ne spenderà  1 o poco più, non verrà  particolarmente intaccato e quindi ci guadagna comunque. L’utente onesto che invece lavora quotidianamente con supporti magneto/ottici si ritroverà  ad affrontare un aumento che graverà  molto sul proprio profitto, e ci perderà . Basti pensare a chi lavora nell’ambito musicale, dove masterizzazioni e registrazioni sono all’ordine del giorno e i CD-R sono il pane quotidiano; come affrontare una spesa del tutto ingiustificata? Ma il problema si pone anche per tutti coloro che hanno la necessità  di effettuare frequenti backup dei propri dati, di certo non una percentuale irrisoria, che dovranno fare i conti con un peso in più. Contemporaneamente verranno inoltre inasprite le pene e le multe per coloro che acquistano e rivendono CD o DVD illegali, e per coloro che condividono materiale protetto da copyright su Internet; insomma, brutti tempi per tutti gli utenti, non solo per i pirati. Chi ha fatto in tempo avrà  già  fatto la scorta, magari alcuni ordineranno via internet o all’estero (Svizzera, Austria …) , e chi ci perde inoltre è anche il piccolo commerciante finale. Insomma, un decreto che scontenta tutti, tranne la SIAE stessa ovviamente, che vedrà  i consumatori subire un’ inutile peso sulle proprie tasche e le forze dell’ordine e del fisco sprecare le proprie energie e risorse.