Argomenti trattati negli appunti:
Attenzione: gli appunti sono relativi all’Anno Accademico 2008 / 2009 ma l’esame è stato sostenuto nell’anno 2009/2010 nel quale alcuni argomenti sono stati trattati in maniera leggermente differente.
Argomenti trattati negli appunti:
Attenzione: gli appunti sono relativi all’Anno Accademico 2008 / 2009 ma l’esame è stato sostenuto nell’anno 2009/2010 nel quale alcuni argomenti sono stati trattati in maniera leggermente differente.
INTRODUZIONE:
Chi utilizza il SAP2000 con una certa frequenza per analisi strutturali sfruttando le diverse funzionalità offerte dal programma sa bene come ogni versione del programma offra qualche vantaggio o abbia qualche bug di troppo rispetto all’altra, e purtroppo non è detto che gli aggiornamenti cosidetti “minori” spesso risolvono i problemi individuati. Un esempio è l’aggiornamento 11.0.4 che risolve ad esempio alcuni problemi con la funzione Section cut ma paradossalmente ha un bug grafico (errata visualizzazione dei carichi applicati su una piastra) che la versione base 11.0.0 non aveva.
Capita quindi di iniziare dei lavori con le ultime versioni che appunto introducono dei bug a volte fastidiosi, e si ha quindi la necessità di “regredire” alla versione immediatamente precedente per aggirare il problema. Il SAP2000 però ha un grande limite, ovvero riesce ad aprire o importare files delle versioni precedenti (risalvandoli nel formato più recente) , ma non apre files delle versioni successive, anche se si tratta di versioni  praticamente identiche (come la 11.0.0 e la 11.0.4 appunto).
Per evitare di ricominciare il lavoro sul programma con la versione precedente e perdere un’enormità di tempo per colpa di semplici bug o alcune funzionalità , si può aggirare il problema utilizzando Microsoft Access.
COME FARE:
Aprite il files incriminato con la versione di SAP2000 che utilizzate. Andate in File > Export > SAP2000 MS Access Database .mdb file … . Si aprirà una nuova finestra dal titolo Choose Tables for Export to Access nella quale dovrete scegliere cosa esportare del progetto che avete aperto. Selezionate con un segno di spunta MODEL DEFINITION (e dovrebbe apparirvi “46 of 46 tables selected”), quindi cliccate su Ok in basso a destra, infine scegliete dove salvare il file.
Aprite ora il file *.mdb che avete esportato. L’ultima versione di Access è un pò paranoica riguardo la sicurezza, quindi quando richiesto attivate tutti i contenuti (cliccate sul bottone Opzioni affianco all’avviso di protezione, selezionate Attiva il contenuto e date l’Ok). Il files consiste in un elenco di tabelle nelle quali sono definiti tutti gli elementi progettuali. Aprite la tabella Program control (scorrete in basso) e in corrispondenza del campo Version sostituite il valore che c’è (ad esempio 11.0.4) con la versione del programma nel quale volete aprire il file (ad esempio 11.0.0) quindi chiudete Access.
A questo punto aprite la versione di SAP2000 precedente a quella utilizzata con la quale volete aprire il nuovo progetto. Andate ora in File > Import > SAP2000 MS Access Database .mdb file … . Si aprirà la finestra dal titolo Import tabular database e cliccate su Ok . A questo punto selezionate il file *.mdb che avete esportato e poco dopo apparirà la finestra Access database import log che vi mostrerà l’esito della procedura d’importazione. Cliccate su Done in basso a destra e finalmente si aprirà il file scelto nella versione di SAP2000 da voi desiderata 😉 .
NOTE:
Ovviamente la riuscita di questo “trucco” dipende dalla distanza tra le versioni dei programmi usati, quindi è possibile aspettarsi diversi crash del programma (anche già ad esempio tra la v. 10 e la v. 11). E’ importante nella fase di esportazione non avere nessun elemento della struttura modellata selezionato altrimenti verrranno esportati solamente quelli.
Dall’introduzione alla guida scaricabile in PDF:
“L’esportazione dei diagrammi di calcolo ottenuti in SAP2000® in formati grafici lavorabili come il *.DWG di AutoCAD® è in teoria una funzione predefinita del programma (File > Export > Autocad *.DXF file…). Tuttavia da riscontri pratici si è notato come questa operazione sia fallace, pertanto per realizzarla bisogna passare attraverso un terzo programma di grafica, le cui operazioni verranno descritte in seguito.”
Per i problemi di instabilità di strutture in acciaio per costruzioni civili ci si riferisce* al bollettino CNR 10011/97 nel quale sono tabellati i coefficienti omega a seconda della snellezza lambda, del tipo di sezione e del tipo di acciaio (Fe360, Fe430, Fe510). Essendo disponibile in rete solo fotocopie dell’originale cartaceo, ho digitalizzato tutti i prospetti (7-IIa, 7-IIb, 7-IIc, 7-IId, 7-IIIa, 7-IIIb, 7-IIIc, 7-IIId, 7-IVa, 7-IVb, 7-IVc, 7-IVd) e li ho resi disponibili nei seguenti formati:
inoltre ho realizzato un prontuario in formato A4 per avere tutti i coefficienti in un foglio.
Il lavoro può essere integrato in software di calcolo o in dispense universitarie o qualsiasi altro genere di uso purchè venga rispettata la licenza.
* si faccia attenzione alle nuove NTC che contemplano un nuovo modello di calcolo
[download#95]In questa comoda guida in PDF è indicato come risolvere i problemi di statica delle strutture con SAP2000®
[download#28]