yEd : l’editor di diagrammi gratuito multipiattaforma

I diagrammi di flusso sono utili per rappresentare visivamente schemi logici, con tutti i passaggi e le connessioni, riferiti ad una procedura generale da seguire. Si veda ad esempio lo schema seguente (verifica delle tensioni agenti su di una sezione composta con trave in cemento armato precompresso e soletta in calcestruzzo):

Diagramma di flusso di esempio

Diagramma di flusso di esempio

Per realizzare questi diagrammi esistono diversi software gratuiti. Uno dei più famosi è sicuramente il software open-source multipiattaforma Dia (http://projects.gnome.org/dia/) molto potente e versatile, con numerosi schemi pre-impostati non solo per diagrammi di flusso ma anche per circuiti, diagrammi di reti ad esempio.

Il problema di Dia sta nel fatto che la sua installazione per la piattaforma Mac OSX è una procedura alquanto complessa e macchinosa e non di certo adatta ad un utente comune (descritta in questa pagina: http://dia.darwinports.com/).

Il software alternativo che si può utilizzare, tramite il quale è stato creato il diagramma nell’esempio precedente, è yEd (pagina di download: http://www.yworks.com/en/downloads.html#yEd ) .

E’ un editor multipiattaforma la cui versione gratuita permette di realizzare diagrammi non troppo complessi, dall’interfaccia facilmente intellegibile e chiara:

yEd - intefraccia grafica

yEd - intefraccia grafica

E’ sufficiente trascinare dalla palette sulla sinistra gli oggetti sulla schermata, ed editare le proprietà  in quella di destra. Per creare una connessione tra due oggetti è sufficiente tenere premuto con il tasto sinistro dal “sorgente” all’ “obiettivo” e rilasciare.

Il programma esporta il grafico in diversi formati, tra cui JPEG, PNG, SVG e PDF.

E’ stato testato su Mac OSX Leopard ed è stato utilizzato per le esercitazioni del corso di Complementi di Tecnica delle costruzioni.

Comandare le presentazioni Powerpoint e Keynote tramite iPhone / iPod touch

Per chi fa uso di presentazioni Powerpoint e/o Keynote da visualizzare (per esporre qualsiasi tipo di contenuto ad un pubblico, come ad una tesi di laurea) è molto utile possedere un telecomando per l’avvio e lo scorrimento delle slides.

Esistono diverse modalità  operative per realizzare questo; in questa guida si analizzerà  la possibilità  di sfruttare il display touchscreen di un iPhone / iPod touch per comandare la visualizzazione di una presentazione memorizzata su di un portatile Mac con scheda wireless (integrata nei modelli Macbook e Macbook Pro).

E’ infatti possibile sfruttare la grandezza del display touchscreen per far scorrere le slides, visualizzare la durata della presentazione dal suo avvio e addirittura simulare una luce laser rossa sul proiettore e disegnare riquadri od ovali per evidenziare alcuni oggetti.

Il software per iPhone / iPod touch da utilizzare  è Pointer Remote for Powerpoint and Keynote disponibile in Inglese al prezzo di 0,79 € . Parallelamente, andrà  installato sul proprio sistema Mac OSX il PointServer, disponibile all’indirizzo di riferimento http://www.zentropysoftware.com/ZS/Pointer.html .

La connessione tra iPhone / iPod touch e portatile avviene tramite WiFi . E’ possibile sfruttare la stessa rete locale oppure creare sul Mac una connessione “ad-hoc”. Per creare un network da computer a computer con Mac OSX Leopard è sufficiente cliccare sull’icona in alto a destra di Airport corrispondente alla rete wireless e selezionare “Crea network …“. Apparirà  la seguente finestra, nella quale andrà  semplicemente specificato il nome della connessione ed eventualmente una password di protezione (consigliato):

Connessione ad hoc - Mac OSX Leopard

Connessione ad hoc - Mac OSX Leopard

Una volta creata la connessione, sempre su Mac OSX andrà  avviato il PointerServer che attenderà  la connessione del dispositivo. Si prepara quindi la presentazione lanciando il programma (Powerpoint o Keynote) senza avviare la visualizzazione.

Terminate le operazioni sul portatile, è necessario collegare l’iPhone / iPod touch alla sua stessa rete attivando la connessione in Impostazioni > Wi-Fi e scegliendo la rete locale o quella creata ad hoc. Si avvia a questo punto il programma Pointer e apparirà  una schermata nella quale si elencano i computer connessi alla stessa rete Wireless aventi il PointerServer attivo. Selezionate quindi il vostro portatile:

Computer trovato via Wireless

Pointer - computer trovato via Wireless

Prima di avviare la presentazione, è possibile modificare alcune impostazioni premendo la “i” in alto a destra.

E’ possibile comandare il puntatore (Point by dragging attivato) trascinando il dito sullo schermo o utilizzando l’accelerometro (Point by dragging disattivato) muovendo l’iPhone e simulando realmente l’utilizzo del laser (tuttavia è necessario un pò di allenamento per ottenere buoni risultati) . Si può cambiare l’icona del puntatore utilizzando anche una propria (Pointer image). E’ consigliabile nelle “Presentation Program” selezionare il software utilizzato (ex. PowerPoint 2004/2008) e non l’impostazione “Generic” per permettere al software di interfacciarsi al meglio con la presentazione. Si possono inoltre spostare i pulsanti di scorrimento delle slide nella posizione preferita in “Location of buttons” (è consigliabile disporli in alto – top ):

Pointer - schermata di opzioni (1)

Pointer - schermata di opzioni (1)

Pointer - schemata di opzioni (2)

Pointer - schemata di opzioni (2)

A questo punto si può avviare la presentazione o direttamente dal Mac oppure, premendo su “Pointer”, si attiva il cursore che vi permetterà  di utilizzare l’iPhone / iPod touch come un normale mouse .

Si avvierà  la presentazione e contemporaneamente sul display sarà  visualizzata la durata della vostra esposizione, la slide corrente e i due pulsanti, Previous e Next per scorrere le slides rispettivamente indietro e avanti .

Toccando lo schermo sarà  possibile attivare il simulatore del laser. Se invece è necessario evidenziare un’area qualsiasi della schermata di presentazione, potete disegnare un rettangolo od un ovale allargando le due dita sullo schermo (stesso gesto per effettuare lo zoom sulle immagini). Toccando di nuovo il display i disegni scompariranno.

Pointer - presentazione in corso

Pointer - presentazione in corso

Il programma è stato testato su un Macbook 13” con Mac OSX Leopard 10.5.6 ed il prezzo si può considerare più che contenuto, soprattutto se paragonato a software analoghi presenti su AppStore con prezzo maggiore o uguale ma con minori funzionalità .

Installare Apache, PHP, MySQL su Mac OSX

PREMESSA: questa guida è rivolta a chi ha già  una certa familiarità  con i server Apache, PHP e MySQL e ha intenzione di sviluppare siti web dinamici su Mac. Verrà  utilizzato un pacchetto che installerà  tutti i componenti necessari semplificando notevolmente le operazioni da svolgere e allo stesso tempo avendo la possibilità  di configurare tutto a proprio piacimento. La guida è stata testata con Mac OSX Leopard ma non dovrebbero esserci problemi con Tiger.

1. SCARICATE I PACCHETTI NECESSARI
XAMPP 0.7: Pagina di riferimento - Link diretto (v. 0.7 – 87 MB)

2. INSTALLAZIONE ED ESECUZIONE
Montate il *.dmg scaricato e lanciate l’installer. Autenticatevi con la password dell’account quando richiesto.
I pacchetti sono installati nella cartella Applicazioni > xampp. Entrate e lanciate l’applicazione XAMPP Control Panel. Questo programma fondamentale avvia/interrompe tutti i componenti installati e quindi consiglio di salvarlo sul Dock in quanto verrà  usato spesso.
Una volta aperto potrete scegliere quale servizio avviare. Per fare un test cliccate su Start relativo ad “All components”. A questo punto verificate che tutto sia stato correttamente installato lanciando dal vostro browser la classica pagina http://localhost/ ; se tutto è andato a buon fine dovrà  apparirvi una pagina di benvenuto.

3. CONFIGURAZIONE
Fino ad ora è stato tutto molto semplice e rapido; purtroppo la parte di configurazione richiede qualche attenzione particolare:

  • SICUREZZA: appena installato il sistema è totalmente insicuro, pertanto è fortemente consigliato proteggersi. Per fare ciò aprite il terminale (è presente tra le utility nella cartella Applicazioni) e date il seguente comando: sudo /Applications/xampp/xamppfiles/mampp security; autenticatevi e a questo punto lo script vi chiederà  la password per il server, per l’account root di MySQL e per ProFTPD. Impostatele e a questo punto il sistema è protetto (potete verificarlo cliccando sul link “security” a sinistra nella pagina principale di xampp su localhost). Se le avete impostate tutte, quando lancerete localhost dal browser ricordatevi di inserire nome utente “xampp” e password quella appena impostata.
  • APACHE: per poter testare i vostri files spostateli nella cartella htdocs, accessibile da quella principale di xampp (consiglio di scegliere una sottocartella per non sovrascrivere la comoda pagina principale di xampp). Se vi risulta scomodo posizionare i vostri files direttamente li dentro potete creare un alias di quella cartella nella posizione da voi preferita (una sorta di collegamento rapido) tramite tasto destro sulla cartella e poi Crea alias.
  • MYSQL e PHPMYADMIN: per poter utilizzare MySQL potete interfacciarvi con phpmyadmin, comodamente raggiungibile dalla pagina principale di xampp, ovvero direttamente da http://localhost/phpmyadmin/. Per fare ciò però è necessario dapprima attivare il supporto per PHP 4 e in seguito impostare la password per il database prima inserita nella configurazione di phpmyadmin:
    1: nel pannello di controllo di xampp cliccate su PHP Version e poi su Activate PHP 4
    2: in /Applications/xampp/xamppfiles/phpmyadmin va editato il file config.inc.php: copiate il file sulla Scrivania, apritelo con textedit e modificate le seguenti stringhe:
    1
    2
    3
    
    $cfg['Servers'][$i]['host'] = 'localhost';
    $cfg['Servers'][$i]['user'] = 'root';
    $cfg['Servers'][$i]['password'] = '';

    impostando tra gli apici di password la password inserita. ATTENZIONE! per salvare il file fate registra con nome stando attenti a non modificare il nome del file e soprattutto scegliete il formato solo testo con codifica UTF-8. A questo punto sostituite il file esistente con quello appena modificato. Vi apparirà  un messaggio che vi avviserà  sulla protezione del file. Cliccate su Autentica e impostate la vostra password.

A questo punto riavviate dal pannello di controllo di xampp tutti i moduli ed effettuate i vostri test. Buon lavoro! 🙂

L’alternativa libera e gratuita a Microsoft Office

Da sempre si è soliti associare i programmi per scrivere testi, i fogli di calcolo elettronici e le presentazioni, ai documenti esportati dalla suite della Microsoft, Office, che dal 97 detiene la maggioranza del mercato delle suite in questo campo.
Tuttavia da molti mesi è disponibile un’alternativa gratuita a codice aperto, che raccoglie l’eredità  lasciata da StarOffice; il suo nome è Open Office.
Sviluppata da una comunità  di programmatori in tutto il mondo e appoggiata dalla SUN, questa suite Office è arrivata – al momento in cui vi scrivo – alla versione 1.1.4 contenente numerose funzionalità , che sono ogni volta estese e migliorate.
Perchè, dunque, cambiare suite ed utilizzare OpenOffice?
I vantaggi offerti da questa suite sono evidenti: innanzitutto il prezzo; come detto prima, OpenOffice è gratuito e soprattutto è possibile utilizzarlo liberamente su qualsiasi PC, senza alcun problema di licenza. Inoltre, è possibile utilizzarlo anche su altri sistemi operativi, ad iniziare da Linux, FreeBsd, etc ..
Numerose sono, poi le funzionalità  aggiunte e l’elevata compatibiltà  con formati di terze parti, ad iniziare proprio dai documenti di Office. Nonostante non sia perfetta, infatti, l’interpretazione dei *.doc o degli *.xls o *.pps, è garantita una buona compatibilità , a mio parere più che sufficiente per la maggioranza degli utenti di Office, i quali normalmente non creano documenti eccessivamente elaborati.
Vediamo ora come utilizzarlo.
Potete scaricare il pacchetto dal sito http://it.openoffice.org/varie/downloads.html , il corrispondente italiano di www.openoffice.org. La versione attuale, la 1.1.4, è grande circa 64MB, quindi consiglio il download solo a chi ha una connessione veloce. Nel caso non riuscite ad ottenere il file, spesso il programma è distribuito su riviste presenti in edicola (molte volte collegate al mondo Linux).
Una volta decompresso l’archivio, cliccate due volte sul file “setup.exe” . Inizierà  lo script di installazione, molto intuitivo. Dopo aver letto e accettato la licenza, vi verranno chiesti i vostri dati (non obbligatori) e potrete scegliere il tipo di installazione. L’installazione di tipo standard richiederà  circa 165mb liberi su disco; scegliete la cartella, cliccate su avanti e poi su Installa.
Vi verrà  chiesto se associare i documenti di Word, Excel e Powerpoint ad OpenOffice; poichè il mio consiglio è quello di dinistallare Office (per evitare di tornare ad usarlo alla minima difficoltà ), è meglio associare i documenti.
Nella maggior parte dei casi avrete già  presente il supporto di Java, per cui potete utilizzare quello esistente. Una volta cliccato su Ok, inizierà  il processo di installazione con a lato le indicazioni sul tempo rimanente.
Dopo un pò di minuti sarà  terminata l’installazione, e verrà  installata nella barra delle applicazioni il QuickStart, che vi permetterà  di avviare rapidamente il programma da voi desiderato (si può eliminare comunque in qualsiasi momento).
Iniziamo la breve panoramica sui software iniziando da OpenOffice Writer, l’alternativa a Microsoft Office Word. Al primo avvio di un qualsiasi programma della suite vi verrà  richiesta la registrazione, che potete eliminare selezionando semplicemente “Nessuna registrazione” e premendo Ok.
Per aprirlo andate su Start > Programmi > OpenOffice.org 1.1.4 > Documento di testo.
Al primo impatto già  notiamo alcune somiglianze ma soprattutto differenze rispetto al suo “rivale”.
Iniziamo a scrivere un documento, e già  capiamo che ci troviamo di fronte ad un programma molto valido. Numerose sono, infatti le operazioni per la formattazione, oltre a quelle standard, come il rientro del paragrafo, la personalizzazione dei caratteri, l’inserimento di simboli, elenchi, e tutte le funzionalità  maggiormente utilizzate. Una funzionalità  molto importante è la possibilità  di esportare i propri documenti in formato PDF tramite un comodissimo pulsante! Questo vi garantirà  una sicura portabilità  dei documenti che scriverete (ad esempio potete digitare tranquillamente ciò che volete e salvare nel formato nativo di OpenOffice, lo *.sxw, per poi esportare il tutto comodamente con il pulsante affianco a quello di stampa, e quindi rendere compatibile su quasi tutti i sistemi ciò che avete prodotto).
Passiamo ad OpenOffice Calc, il concorrente di Excel. Anche qui sono numerose le affinità  e le differenze. E’ molto interessante notare come siano tranquillamente supportati i grafici e le funzioni dei file in *.xls e soprattutto come anche qui sia possibile esportare in PDF. L’unica differenza sostanziale è nell’utilizzo di un proprio tipo di codice per la gestione delle Macro, al posto del VBA di Office (e non potrebbe essere altrimenti).
Infine uno sguardo ad OpenOffice Impress, l’alternativa a Powerpoint; anche qui sono numerose le somiglianze con il diretto “rivale”, e di certo le funzionalità  non sono poche, dall’autocomposizione delle presentazioni, al buon numero di strumenti di modifica disponibili, all’immancabile esportazione in PDF. Come sempre, anche qui è possibile aprire e modificare i *.pps e *.ppt di Office e files di altri formati.
Oltre a questi tre programmi sono disponibili anche OpenOffice Draw, un pratico strumento di creazione di disegni semplici e compressi esportabili nei vari formati grafici, OpenOffice Math per poter creare formule matematiche e la possibilità  tramite OpenOffice Writer di creare velocemente delle pagine web. Molte di queste funzionalità  sono accessibili da Start > Programmi > OpenOffice.org 1.1.4 > Da Modello , selezionando “Nuovo documento” ( con la possibilità  di creare anche biglietti da visita e “documenti master” ).
Considerazioni : E’ difficile descrivere ed elencare in questo poco spazio le elevate potenzialità  di questa suite che, insieme al costo 0, sono elementi da tenere in grande considerazione ogni volta che meditiamo l’acquisto di un’altra suite. Purtroppo ormai è diventato uso comune piratare le copie di Microsoft Office al costo del semplice CD-R, evitando di sborsare le centinaia di € di licenza per ogni singolo PC. Se ritenete di continuare questa pratica illegale rifiutando di iniziare ad utilizzare qualcosa di leggermente diverso ma molto utile, fate come volete. Se, invece, non potete “fare a meno” (ndr: in ambienti scolastici o in uffici) della sudetta licenza, prendete seriamente in considerazione l’adozione di OpenOffice al posto di quella elefantiaca della Microsoft ( consiglio una lettura del Programma DidatticOOo ).
Guardando il lato pratico, la stragrande maggioranza degli utenti Office utilizza almeno 1/4 delle funzioni della suite, quindi il passaggio ad una diversa soluzione non compromette pesantemente delle perdite o rappresenta un adattamento difficile; inoltre, OO in ogni versione aumenta la compatibilità  con i formati di terze parti, come gli obsoleti *.doc ad esempio. C’è solamente l’assenza di un corrispondente di Microsoft Publisher e Access, ma è già  siamo in un altro campo.
In conclusione, meditate prima di acquistare o aggiornare la vostra cara licenza di Microsoft Office; il mondo open-source e la SUN ci offrono una grande alternativa completamente libera e gratuita, portabile su molti sistemi operativi. Con un pò di buona volontà  il cambiamento vi sembrerà  indolore e apprezzerete da subito i vantaggi di questa suite.